SABATO 2 LUGLIO 2016 A PIEDI DA AVOLA AD AVOLA ANTICA PER IL CAMMINO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE ARRIVARE IN PIAZZA CRISPI (Zona ex Ospedale) ENTRO LE ORE 18
Anche questo cammino è stato presentato per la nostra rete "Vie sacre di Sicilia" alla Borsa del Turismo di Berlino, come gli altri due di cui ci occupiamo (Il Cammino della Madonna delle Milizie e il Cammino del Beato Antonio Etiope) Il 2 luglio di ogni anno a piedi da Avola ad Avola Antica. Arrivare categoricamente entro le 18,00 di ogni anno in Piazza Crispi per potere assieme proseguire. Otto chilometri circa in salita dolce, non difficile, con il superamento di una differenza altimetrica di circa 400 metri sul livello del mare, e, in dipendenza dalle proprie scelte, altrettanti chilometri in discesa per la stessa strada, con pizza, oppure panino, in prossimità del Santuario della Madonna delle Grazie. Portare zainetto con bevande, giubbotto catarifrangente, una felpa e torcia. SENZA ALCUN COSTO PER I PARTECIPANTI Contattare Francesco Urso per aderire (info@libreriaeditriceurso.com). |
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![]() Paolo Giordo Il cancro rappresenta uno dei problemi più gravi per le società contemporanee in quanto coinvolge non solo l'ambito sanitario, ma ha profonde ripercussioni psicologiche, emotive e sociali. Alla luce della complessità del fenomeno, questo volume non vuole fornire risposte certe quanto piuttosto porre domande che aiutino ad affrontare le malattie tumorali da punti di vista oggi trascurati dalla medicina tradizionale. Dopo aver brevemente spiegato che cosa sono i tumori e in che cosa consistono le terapie convenzionali, l'autore offre una rassegna dei principali approcci elaborati in seno alle medicine naturali: metodo Kousmine, formula Caisse, Hamer, Di Bella, Breuss, Costacurta e molti altri. Negli ultimi cinque capitoli del libro viene descritto il ruolo centrale dell'alimentazione: Giordo presenta sia i cibi che hanno un impatto negativo sulla salute, sia quelli che possono svolgere un'azione preventiva; inoltre viene illustrata la migliore dieta anticancro e quali alimenti è meglio impiegare a scopo curativo. |
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Attraverso la documentazione archeologica, l'Autore esamina i processi di trasformazione che si colgono nella società indigena tra la prima e la seconda età del Ferro (VIII-VI secolo a.c.) nell'area geograficamente e culturalmente ben delineata dell'altipiano ibleo che, grazie anche alle indagini effettuate tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento da Paolo Orsi, costituisce uno dei territori meglio indagati della Sicilia. l'arrivo dei Greci, che a partire 733 a.c., data di fondazione di Siracusa, si insediano lungo le coste orientali e meridionali della Sicilia, innesca profondi mutamenti nell'assetto sociale, politico, economico e territoriale delle comunità indigene della prima età del Ferro (facies di Pantalica Sud), che vivevano in piccoli villaggi sparsi su alture naturalmente difese, come Monte Alveria, Avola Antica, Pantalica e Monte Finocchito. la rassegna particolareggiata dei dati archeologici restituiti soprattutto dalle necropoli e in parte anche dagli abitati di Monte Finocchito, Modica-Via Polara, Ragusa, Monte Casasia e Castiglione, consente all'Autore di delineare il processo innescato dalla presenza greca sulla costa (fondazioni di Siracusa, Eloro, Maestro e Camarina) e nell'interno (colonie siracusane di Acre e Casmene), che determina, tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C., l'abbandono dei piccoli villaggi sparsi nel territorio e la formazione di centri emergenti, ubicati sulle alture dominanti il corso dei grandi fiumi, Marcellino, Tellaro, Irminio, Dirillo e Ippari, che costituiscono le principali vie di comunicazione tra la costa e l'entroterra. Massimo Frasca, laureato in lettere Classiche, con una tesi sulla necropoli di Monte Finocchito, e specializzato in Archeologia Classica presso l'Università di Catania, nel 1974, ha vinto una delle borse di Perfezionamento bandite dalla Scuola Archeologica di Atene e ha seguito le attività della Scuola in Grecia e in Turchia, partecipando allo scavo di lasos. Ricercatore confermato dal 1981 al 2000, ha insegnato presso l'Università della Calabria e di Agrigento. Attualmente professore di Archeologia della Magna Grecia e Sicilia presso l'Università di Catania, ha conseguito l'abilitazione a professore ordinario di Archeologia Classica. Dal 2005 è direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica (ora Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) dell'Università di Catania. Ha diretto numerosi scavi in Sicilia e in Italia meridionale ed è stato componente delle missioni archeologiche di Prinias (Grecia) e lasos (Turchia). Dal 1987 fa parte della Missione archeologica italiana che opera a Kyme Eolica (Turchia), dove dirige gli scavi sulla Collina Sud. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Tra i principali temi di ricerca è lo studio della topografia e delle produzioni artigianali delle città greche e delle loro relazioni con le popolazioni indigene. |
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"Una pagina tira l'altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C'è troppo dolore, c'è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l'urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l'orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell'esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell'egoismo? A Vigàta, Montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino Montalbano viene colto di sorpresa. L'arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto..." (Salvatore Silvano Nigro) |
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In copertina IN QUESTO NUMERO DELLA RIVISTA: Luciano Violante: mafie italiane e criminalità transnazionale RICERCHE È plausibile una teoria generale della mafIa? La cultura della sconfitta Lineamenti storici e problemi interpretativi Gli aspetti nascosti della democrazia Un modello di successo Donne di Cosa nostra Dalla mafia al crimine transnazionale SAGGI I Balcani: culla d'Europa o polveriera? INTERVISTE Fabio Granata. Emanuele Macaluso. Luigi Colajanni. Jorge Orlando Melo
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